Le Dolomiti 2018: Ottavo capitolo, Il Catinaccio

Tra boschi e montagne

Come ho scoperto la meta

Ci sono stato da piccolo con i miei genitori e tornarci è stata un’esperienza stupenda.

Raggiungibilità

Il Catinaccio si raggiunge da Vigo di Fassa con la funivia, tappa del bus che percorre la Val di Fassa.

Esplorazione – 05 Settembre 2018

Dove si va?

Ammetto che non avevo pensato a cosa fare una volta salito su con la funivia.

Ascolto le persone intorno a me per capire dove andare e il risultato è raggiungere per prima cosa il rifugio Gardeccia attraversando il bosco e, se si è coraggiosi, proseguire fino al rifugio del Vajolet.

...oggi è il giorno del Catinaccio... laggiù si scorge un rifugio... è lì che andrò passando per i boschi... — …oggi è il giorno del Catinaccio… laggiù si scorge un rifugio… è lì che andrò passando per i boschi…

Il bosco

Attraverso il bosco, la passeggiata dura circa un’ora e, tra un albero e l’altro, incontro simpatiche mucche e un cerbiatto che si fa vedere mentre corre via.

Durante il tragitto ci sono dei cartelli che raccontano storie e incitano a fermarsi ad ascoltare i suoni del bosco.

Il contatto tra natura e uomo è fondamentale e l’uomo rispetta il bosco perché da esso trae benefici ma sta attento a non prendere più di quello che il bosco possa offrire.

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...adoro camminare nei boschi... — …oggi è il giorno del Catinaccio… laggiù si scorge un rifugio… è lì che andrò passando per i boschi…

Rifugio Gardeccia

Arrivato al rifugio mi riposo un po’, bevo acqua a una meravigliosa fontanella, qui è bello guardarsi intorno.

Le Dolomiti 2018 Ottavo Capitolo Il Catinaccio 66

... mi guardo intorno... — Le Dolomiti 2018 Ottavo Capitolo Il Catinaccio 66

Verso le torri del Vajolet

I cartelli indicano un’altra ora di marcia, un’ora di marcia in salita!

Più di una volta, tra il freddo che incalzava improvvisamente e la salita faticosa, ho pensato di tornare indietro, mi sono più volte fermato per riprendere fiato mentre guardavo il rifugio dal basso, “ce la devo fare, ce la devo fare” mi ripetevo con il fiatone.

Quando ci sono quasi mi giro e guardo quanta strada ho percorso e non ci credo, le persone sembrano formichine.

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